Contravvenendo fortemente alla legge europea sulla protezione dei lupi, è in corso una petizione con richiesta di aprire una procedura di infrazione per l’Austria, sei invitato a firmare clicca qui La petizione parte da un privato cittadino.
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INNSBRUCK. Predazione di pecore nel Tirolo orientale: poche ore dopo l’ordine di abbattimento delle autorità un esemplare è stato ucciso dai cacciatori in Villgrantental. A confermarlo è lo stesso Land Tirol in una nota. Si tratta del quinto esemplare ucciso sulla base delle norme di abbattimento previste nella regione austriaca. Come riportano le autorità, l’ordine di abbattimento è stato emesso dopo la predazione di alcune pecore nella zona (15 in tutto, con 7 esemplari feriti). I cacciatori dell’area sono entrati in azione e nel giro di poche ore, nelle ore serali, hanno abbattuto un esemplare (che ora sarà portato all’Agenzia per la salute e la sicurezza alimentare di Innsbruck e lì analizzato).
“Ancora una volta – ha dichiarato il vice-governatore del Tirolo Josef Geisler – è stato dimostrato che un’azione rapida è essenziale. Vorrei ringraziare in particolare la comunità venatoria del Tirolo orientale”. Nel frattempo le autorità del Tirolo continuano a chiedere a Bruxelles di abbassare lo status di protezione della specie: “I lupi non sono una specie in via di estinzione e dovrebbero essere regolamentati. A tutti i proprietari di bestiame si raccomanda di recintare pecore e capre sui pascoli domestici con una recinzione elettrica anti–lupo”.
Le discussioni in merito alla riduzione dello status di protezione del lupo a livello europeo proseguono da tempo, tra le molte proteste delle associazioni animaliste e ambientaliste: “Contro ogni evidenza scientifica – aveva dichiarato, per esempio, nel dicembre 2023 il Wwf – la presidente della Commissione europea ha proposto di declassare lo status di protezione del lupo nella Convenzione di Berna, da specie ‘rigorosamente protetta‘ a specie ‘protetta‘. Il Wwf sottolinea la sua assoluta contrarietà e invita gli Stati membri dell’Ue a respingere questa proposta. Questa è una decisione grave, senza alcuna giustificazione scientifica, motivata da ragioni puramente personali e politiche, che va a minare gli straordinari sforzi di conservazione messi in campo negli ultimi decenni e che hanno permesso la ripresa numerica e spaziale delle popolazioni di lupo in molti Paesi dell’Ue”.
In seguito l’Alleanza europea per la conservazione del lupo (una rete di 15 organizzazioni europee che lavorato per la conservazione della specie, tra le quali anche l’italiana ‘Io non ho paura del lupo‘), aveva lanciato un appello pubblico, sottolineando come: “Pur riconoscendo una ripresa generale della specie, lo stato di conservazione della specie è lungi dall’essere omogeneo in tutta Europa e le popolazioni di lupo hanno uno stato di conservazione inadeguato in sei delle sette regioni biogeografiche. Ancora oggi la conservazione del lupo è sotto minaccia in diversi Paesi dell’Ue”.
La stessa “Io non ho paura del lupo” ha inviato nel marzo di quest’anno una lettera al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Picchetto Fratin “per invitarlo a respingere la proposta della Commissione europea di ridurre lo status di protezione della specie lupo ai sensi della Convenzione di Berna” sottolineando come ad oggi non esistano “prove scientifiche a sostegno di tale cambiamento di status” e occorra piuttosto “ancora molto lavoro da parte delle istituzioni, nazionali e comunitarie, per assicurare la conservazione di una specie simbolo del nostro Paese”. Articolo de “Ildolomiti”
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