Cercano di avvelenare i lupi ma si riprendono con la fototrappola e vengono scoperti. Il sindaco li difende: “Sono brave persone”
I due allevatori avevano iniettato con una siringa del glicole etilenico in una carcassa di cervo mentre la loro fototrappola già li stava riprendendo. Scoperti dalla polizia provinciale sono stati denunciati, il sindaco di Valbondione: “C’è chi protesta per gli agnelli a Pasqua e non dice niente quando vengono mangiati dai lupi”. (Questo sarebbe un sindaco? Uno che istiga alla violenza e elogia chi delinque, poveri paesani, ma chi avete votato?)
“Hanno fatto bene”. Il sindaco di Valbondione Walter Semperboni si schiera con i due allevatori dell’Alta Val Seriana che, nel tentativo di avvelenare dei lupi si sono ripresi con la loro stessa fototrappola finendo poi per essere scoperti e denunciati dalla polizia.
Le parole del sindaco sono state riportate dal Corriere di Bergamo. La vicenda è quella che avevamo già raccontato e che vede protagonisti due allevatori che avevano iniettato con una siringa del glicole etilenico in una carcassa di cervo mentre la loro fototrappola già li stava riprendendo. La polizia provinciale trovata l’esca non c’ha messo molto a notare la fototrappola e a ”concludere” l’indagine.
Si tratta di due abitanti del luogo, due (bravi) allevatori: un imprenditore zootecnico e un allevatore amatoriale di pecore e capre. Un comportamento criminale che il sindaco di Valbondione cerca di ‘assolvere’ spiegando di non capire “perché i lupi devo essere protetti”. “C’è chi protesta per gli agnelli a Pasqua e non dice niente quando vengono mangiati dai lupi” spiega ancora dalle pagine del Corriere dicendo di conosce i denunciati e definendoli “brave persone”. (Ma questo sindaco non sa che i lupi uccidono solo per necessità, per mangiare e l’uomo invece puo’ fare a meno di mangiare l’agnello a pasqua e natale, agnellini che hanno non piu di due mesi, e questi signori hanno il coraggio di allevare povere bestiole che dopo due mesi devono essere ammazzati, e questo SINDACO ne parla pure, ma vergognatevi)
Sulla vicenda era già intervenuto anche il comandante della Polizia provinciale Matteo Copia che ha portato avanti le indagini. Erano stati proprio i suoi agenti a trovare la fototrappola nascosta su un albero e a scoprire poi che i due allevatori protagonisti del fatto si erano ripresi proprio mentre iniettavano il glicole etilenico nella carcassa del cervo. (Il sindaco andrebbe denunciato per istigazione all’uccisione di animali e spero vivamente che qualcuno lo faccia, da dei bravi a due delinquenti e dice anche che sono brave persone…. mah… questo mondo è all’arrovescia diventato, o forse il sindaco soffre per il cambiamento climatico)
“Il tentativo di avvelenamento posto in essere a Gandellino, per quanto maldestro – ha spiegato il comandante – non può certo essere la soluzione ai conflitti derivanti dalla presenza del lupo: siamo in una fase di ricolonizzazione per la quale l’eliminazione, benché illegale e perseguibile, di alcuni esemplari di lupo sarebbe completamente ininfluente ai fini della presenza della specie sul territorio, con il rischio invece di destrutturare il branco che attualmente occupa quei territori esponendoli all’arrivo di nuovi esemplari e all’aumento delle predazioni”. (tratto da ildolomiti.it, in rosso i commenti di redazione) Ma questi personaggi non possono arrivare a capire questi concetti se fanno queste cose, o forse credono ancora a cappuccetto rosso.
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