Nella tranquilla mattinata di domenica scorsa, 24 settembre, la piccola comunità di Patrignone, in provincia di Arezzo, ha vissuto un momento di grande paura quando una bambina di soli 3 anni è stata colpita da alcuni pallini sparati da un gruppo di cacciatori.
La bambina si trovava nel giardino della sua abitazione, come tante altre mattine, quando all’improvviso ha iniziato a piangere dolorosamente. I suoi genitori e i vicini accorsi in aiuto hanno subito notato delle lesioni sul suo viso, che si sono rivelate essere causate da pallini da caccia per uccelli.
La tempestiva chiamata al 118 ha portato sul posto i soccorritori, che hanno immediatamente trasportato la piccola al pronto soccorso più vicino. Fortunatamente, la situazione non è risultata essere grave come inizialmente temuto, e la bambina presentava solo un arrossamento sulla guancia. Un sollievo per tutti coloro che temevano il peggio.
Nonostante il lieto fine di questa vicenda, l’accaduto ha scosso profondamente la comunità locale. La polizia ha avviato un’indagine per fare luce su quanto accaduto e accertare le responsabilità. L’incidente serve da tragico promemoria sull’importanza di praticare la caccia. La sicurezza deve sempre venire prima, per evitare tragedie come questa che avrebbe potuto avere esiti ben diversi, pertanto sarebbe ora seriamente di abolire la caccia. Non siamo piu nel medioevo. Viva tutti gli animali e sembre abbasso caccia e cacciatori e bracconieri. #bastacaccia
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