TRENTO. La notizia della rimozione di un lupo adulto maschio avvenuta nella notte tra ieri e oggi, sabato 20 settembre, per mano del corpo forestale non poteva che, inevitabilmente, dare vita a un gran numero di reazioni da parte delle associazioni animaliste. Nel mirino in primis la Provincia autonoma di Trento, considerata colpevole di un’uccisione non necessaria: l’abbattimento è avvenuto nella notte in un pascolo di malga Boldera, nella Lessinia trentina, e l’esemplare secondo quanto comunicato dalle autorità stava tentando la predazione di un bovino. “È evidente quindi che quel bovino non era stato protetto adeguatamente – ha commentato Massimo Vitturi, responsabile area Animali Selvatici Lav – come invece previsto sia dalla direttiva Habitat sia della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti”. L’uccisione del lupo secondo l’associazione animalista “è un fatto di una gravità senza precedenti, tanto più perché l’esecuzione è avvenuta a pochi giorni dal ritorno degli animali allevati nelle stalle di pianura. Si è trattato quindi di un atto di forza utile solo a Fugatti, che ha più volte dimostrato il suo odio nei confronti di lupi e orsi, un vero e proprio strumento di propaganda elettorale“. “Considerato che l’autorizzazione all’uccisione di due lupi, risalente al 4 settembre scorso, è basata solo ed esclusivamente sulle predazioni accertate a malga Boldera, ora analizzeremo tutta la documentazione relativa al pascolo dove ieri è stato ucciso il lupo – conclude la Lav – e siamo pronti a denunciare i responsabili della sua morte”.
Parole alle quali hanno fatto eco quelle della presidente di Enpa del Trentino, Ivana Sandri: “Uno scempio inaccettabile e ingiustificabile: vogliamo le prove che questo animale stesse effettivamente tentando una predazione e comunque, se fosse così, sarebbe questa la soluzione? Vogliamo le prove che il bovino era all’interno della recinzione elettrificata e che questa fosse pienamente efficiente, in quanto molto spesso i forestali hanno rilevato gravi carenze che rendevano il recinto inefficace e non protetto“. “Ancora una volta – prosegue – dobbiamo rilevare che questi pascoli non sono protetti da cani da guardiania, gli animali non vengono ricoverati per la notte e non c’è uno straccio di sorveglianza umana. In questo contesto di assoluta inadeguatezza della politica della giunta provinciale, di colpevole silenzio del ministro dell’ambiente, spicca l’enorme responsabilità che si è assunta l’Ispra, esprimendo parere favorevole ad una azione crudele, di cui conoscono perfettamente l’inutilità. È incomprensibile come le amministrazioni pubbliche continuino a percorrere le strade della violenza, crudeli e fallimentari, quelle che continueremo a combattere con tutte le nostre forze”. (ILDOLOMITI.IT)
Quello che ci fa piu schifo di questa vicenda non è maurizio fugatti della lega che già conosciamo bene, per qualche voto in piu… l’ISPRA ultimamente non parla piu con la scienza ma parla senza parola in capitolo. Mi spiegassero a che serve ammazzare un lupo? Sanno benissimo o almeno spero che tutto questo non serve a niente e che forse si fa peggio, con dei lupi in dispersione che potrebbero creare altri branchi. Forse all’ISPRA è ora, come dicono loro, di fare un prelievo, una rimozione, perchè a mio modesto parere non ci stanno piu con la testa. Sempre di piu VIVA IL LUPO!! Per questo episodio ho scritto una canzone dedicata, se vi piace votatela su youtube. Grazie
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